Wednesday, February 3, 2010

Intervista ai Sacradis

I Sacradis quand'erano ancora un quintetto. Da sinistra verso destra: Lord of Fog, Ülfe, Winternius (uno dei due defezionari), ed Eligor. In basso c'è Kadath, il quale anche lui se n'è andato dal gruppo.

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1) Ehilà ragazzuoli come la va? Prima di cominciare, mi devo complimentare con voi per aver dato i natali ad un album tempestoso e di una potenza devastante.

Ülfe, chitarra, ora anche voce: Beh ti ringrazio, andiamo a cominciare questa intervista! A tal proposito, complimenti per domande e commenti per nulla scontati.

2) Di cosa trattate esattamente nei testi e chi li scrive? Potete descriverli uno ad uno? Da cosa traete ispirazione per farli e, dal punto di vista formale, da quale gruppo siete maggiormente influenzati?

I testi di "Damnatio Memoriae" sono stati scritti da Kadath con il mio ausilio (Ulfe). Per l'album in questione definirli ad uno ad uno è un po riduttivo poiché vorrebbero far parte di una unica storia, per quanto frammentaria ed incompleta. Diciamo che in generale "Damnatio Memoriae" rappresenta la diffidenza, la quale causa un ingiustificato ostracismo nei confronti di ciò che non si conosce. E' un album di condanna nei confronti dell'ignoranza in senso lato. Ignoranza intesa non come il non conoscere, il quale può essere stimolo di ricerca, ma come accettazione acritica di ideologie, di dogmi, di verità preconfezionate rifiutando il confronto e l'analisi.
L'ispirazione non è descrivibile in quanto tale. Essa nasce come fuori dal “se”. Cerchiamo semplicemente di esprimere ciò che riceviamo in dono. I gruppi che ci hanno maggiormente formato sono sicuramente stati i Marduk, i Dark Funeral e gli Immortal. Non mancano influenze di Ulver, primi Samael, Bathory, Aeternus, Emperor, per citare i primi che mi vengono in mente. Comunque non c'è un gruppo di riferimento ad ora. Cerchiamo di assomigliare il più possibile ai Sacradis.

3) Ma i vostri testi in che modo dovrebbero venire interpretati? Nel senso se voi siate veramente satanisti, e quello di “Supremacy of Conscience” può essere considerato libertario (NON in senso politico)?

No. Non siamo satanisti. Ovvero, abbiamo interpretato poeticamente la figura di Satana in vari testi come figura retorica in cui rappresenta qualcosa di diverso in ognuno di essi , vuoi la condizione umana, vuoi la libertà di pensiero. La politica è assolutamente estranea alle tematiche che trattiamo. Non possiamo dare una chiave di lettura universale, il bello di un testo è proprio la personalizzazione dell' interpretazione.

4) Come avviene la composizione dei vostri pezzi e quanto è durata la loro stesura? Chi li compone? Quale è stato il pezzo che vi ha dato più, come dire, “rogne”, e ci sono state per caso anche delle litigate durante questa fase?

La composizione non potrebbe essere più varia. Nasce come grezzo dall'idea di uno qualunque di noi, poi .... si comincia a litigare fino a quando il pezzo non è finito, ah ah. Non saprei dirti il pezzo più “rognoso”, a loro modo lo sono stati tutti.

5) Dove avete registrato invece i pezzi ed in quanto tempo? Da questo punto di vista, c’è stato un pezzo più difficile rispetto agli altri? Com’è stata l’esperienza in studio?

L'esperienza in studio non è avvenuta in studio. Abbiamo registrato in sala prove. La registrazione è stata effettuata da Winternius. Come è andata? Un suicidio di massa! Siamo molto esigenti ed ognuno ha la sua testa (bella dura). Come puoi immaginare trovare un accordo non è sempre facile. Adesso che siamo in tre, fosse solo che per legge statistica, si litiga molto meno devo dire.

6) A mio avviso, la vostra musica si può considerare come un black metal di impronta svedese, e quindi molto tecnico, orientato specialmente entro potentissimi e scarnificanti blast-beats, e devo dire inoltre che è anche piuttosto vario e fantasiosi nelle varie soluzioni proposte (come i richiami al black depressivo in “Epitaph of the Martyr” e “Damnatio Memoriae”). Strutturalmente parlando i pezzi non mi sembrano rispettare sequenze classiche strofa-ritornello, e quindi si dimostrano liberi (in modo particolare il già citato “Damnatio Memoriae”), ma spesso uno dei primi passaggi viene poi ripreso anche nei momenti finali del brano. Siete d’accordo con quanto affermo? Ma quali sono le vostre principali influenze? Io sinceramente vedo molto i Dawn ed i Funeral Mist, seppur io veda addirittura qualche richiamo ai vecchi Gorgoroth.

Sui Gorgoroth mi trovi d'accordo. Per quello che riguarda le strutture... esse vengono consequenzialmente a quello che vogliamo dire con il pezzo in questione. Non c'è una regola canonica che rispettiamo, almeno consapevolmente. Un riff lo senti che “lega” con l'altro. Se non lega, non ce lo metti, punto. Sai quanti bei riffs che abbiamo messo in cantina perchè non andavano bene con il resto?

7) Mi incuriosisce molto la struttura dei brani, anche perché, in alcuni di essi, sento delle improvvisazioni, delle variazioni brevissime ed imprevedibili che interessano in pratica tutti gli strumenti (basso compreso) e quindi qua credo che voi foste stati influenzati dal jazz. E’ così per caso? Perché avete voluto metterle, magari per risultare maggiormente personali rispetto agli altri gruppo?

Personalmente ascolto e gradisco il Jazz, ma non abbiamo volontariamente attinto ad esso. Suoniamo come siamo capaci, senza troppe seghe mentali ad essere sinceri.

8) Un aspetto che mi interessa decisamente della vostra musica è che la maggior parte dei brani dell’album sono introdotti da dei suoni più o meno d’atmosfera non propriamente metal. Ecco, perché date così tanta importanza alle intro e quindi per voi cosa rappresentano? Tra l’altro, come siete riusciti a farle?

Le intro di "Damnatio Memoriae" sono nate tutte una sera in saletta, io e Winternius ci siamo impallati a registrare le cose più assurde ed a effettarle all'infinito. C'è un suono, per fare un esempio, che altro non è che una bacchetta di batteria passata su una antenna da televisione col sottofondo di un phon intubato in un aspirapolvere.....Che dire.... funziona! Gli effetti è bello farseli da sé. Ad alcuni altri effetti ha poi partecipato anche Eligor.
Ovvio che non siano stati fatti a caso. Tanta sperimentazione sì, ma con il pezzo sul quale dovevano andare nelle orecchie (abbiamo finito alle sei di mattina circa!).
9) La canzone che apprezzo di più è decisamente “Perversions and Treacheries”, in quanto è quello che mi trascina di più dal punto di vista emozionale, e tra l’altro in tale brano sento un alone epicheggiante che negli altri non c’è (tranne, seppur in maniera minore, in “Olocaustum”). Siete d’accordo con le mie affermazioni? Se no, quale ritenete sia il miglior pezzo dell’album e per quale motivo? Come è nata comunque la traccia da me considerata?

"Perversion and Treacheries" era uno di quei pezzi da”magazzino”, ripreso e reinterpretato. Era nel cassetto da anni. Sicuramente se gradisci l'Epic Metal è quello in cui ti troverai più a tuo agio. "Olocaustum" più che un pezzo è un'opera; una specie di ”summa” di tutto ciò che amiamo nel metal.

10) Per voi cosa rappresenta “Olocaustum”, data soprattutto la sua lunghezza ed il suo particolare finale feedback e silenzio di 2 minuti? Qual è stata la genesi di questo brano?

Ho parzialmente risposto nella precedente. "Olocaustum" non è un brano vero e proprio. E' più come un quadro. Ascoltandolo si capisce di noi molto di più di quanto possa esprimere a parole in una intervista, seppure lunga e completa quale quella che ci hai proposto.

11) A mio parere, il vostro principale punto di forza in “Damnatio Memoriae” è il basso, in quanto riesce a riempire spesso il discorso musicale con nuove melodie, e tra l’altro voi lo usate in maniera molto fantasiosa, diversamente da molti gruppi black metal, in cui tale strumento non solo è messo in secondo piano riguardo la produzione (al contrario di voi) ma anche praticamente vincolato dalle chitarre, non esprimendosi quindi in maniera un pochino più indipendente del solito. Tra l’altro, credo che usando il basso come fate voi riuscite ad aumentare secondo me ulteriormente l’atmosfera oppressiva e tempestosa che respiro in continuazione. Che ne dite di tali considerazioni? Winternius da chi era influenzato principalmente?

Conoscendo bene Winternius posso dire prima di tutto due parole: Immortal, Bathory. Per quanto la sua formazione e passione per il metal abbracci una miriade di gruppi, conosciuti e non, in prima linea metto questi due. Sicuramente dare risalto al basso è una prerogativa del nostro sound. Se ti stai chiedendo come faremo adesso senza basso e con una nuova voce ti posso tranquillizzare, stiamo avendo ottimi risultati anche con due elementi in meno, forse (ma non stà a me dirlo) va anche meglio di prima.

12) Trovo interessante la voce, che, oltre che piuttosto versatile, dato che si sentono pure vocalizzi puliti (“Epitaph of the Martyr”, prima in maniera più aggressiva, mentre nei momenti finali in modo più evocativo e narrativo), mi sembra fare spesso e volentieri il verso ad Arioch/Mortuus dei Funeral Mist/Marduk, trasmettendo a mio avviso talvolta uno sforzo che ha quasi del doloroso e del ritualistico. Ci ho visto giusto secondo voi? Ma Kadath da chi era influenzato dal punto di vista vocale?

Dovrei chiederlo a lui. Sicuramente Marduk e MayheM hanno contribuito molto, ed in questo senso ci hai preso, anche se Kadath ascolta anche molto Death e non escluderei che abbia preso qualcosa anche da Deicide ed affini.
13) La seguente è una domanda per Lord of Fog: il tuo stile coniuga secondo me ottimamente la potenza con la tecnica e la fantasia, e praticamente proponi spesso e volentieri delle variazioni al discorso musicale. E’ un modo di suonare la batteria che mi sembra completamente in linea con tutta la musica, non solo perché così si aumenta il suo carattere tempestoso, ma in tal modo si contribuisce a mio avviso a rendere più isterico l’insieme intero, avvolgendo l’ascoltatore in una gamma senza fine di note violente ed imprevedibili. Sei d’accordo? Ma il tuo stile, che mi ricorda molto quello di Karsten Larsson dei primi Dawn e Markus Hellkunt quando suonava nei Bestial Warlust, da quali batteristi è stato ispirato, e quanto ti hanno pesato?

(Parla Lord of Fog): Concordo con le tue affermazioni e grazie per i tuoi complimenti. Per quanto riguarda chi mi ha ispirato potrei dire, ad inizio carriera Frederick dei Marduk, che tentavo di emulare. Successivamente ho cercato di forgiare un modo di suonare la batteria che fosse solamente mio.Non mi hanno influenzato invece i batteristi citati da te. Li ascolterò con maggior cura.

14) Parliamo adesso del titolo della vostra opera. Perché proprio “Damnatio Memoriae” e che significato (non soltanto letterale ovviamente) possiede? Ci sono state altre proposte prima e casomai perché sono state scartate?

Ülfe: La condanna della memoria che permea tutto l'album è rivolta a tutto ciò che troviamo vergognoso per l'umanità. Preti pedofili, guerre sante, abuso di potere, tutte situazioni espresse nei vari testi in maniera più o meno ermetica.
Non ci sono state altre proposte. Abbiamo deciso, ci siamo riuniti e con Kadath abbiamo fatto quattro mesi di ricerca prima di avere abbastanza materiale sul quale lavorare.

15) Che significato ha invece la copertina dell’album e perché avete scelto proprio questa? C’è un motivo per il quale nella figura c’è soltanto un blackettone? Chi l’ha fatta, e ci sono state altre proposte prima dell’attuale e perché non sono state accettate?

La copertina, ed in generale l'artwork è stato curato da Winternius (ad eccezione delle foto, scattate da me). Onestamente sulla copertina si poteva fare meglio, però... va bene anche così.

16) Adesso dovrei farvi presente qualche mia critica, e la prima riguarda la batteria, più che altro perché non mi sembra essere stata messa molto in risalto rispetto agli altri strumenti, anche per via di una cassa che spesso e volentieri non sento a meraviglia. Come controribattete (se mai sia possibile certo)?

Anche la registrazione è stata fatta da Winternius, che come prima esperienza in merito ha fatto, a mio avviso, fin troppo. Volevamo un album in cui non dover ringraziare nessuno, fatto tutto in casa. Abbiamo fatto del nostro meglio. Un solo appunto: l'unica cosa che non abbiamo seguito di persona è il mastering, non avendo le specifiche competenze. In fase di pre-mix, in effetti, la batteria usciva molto meglio. Beh, esperienza messa nel cassetto.

17) La seconda, questa molto secondaria, è rivolta verso l’intro della lunghissima “Olocaustum”, in quanto mi trasmette una follia, una malattia che a dir la verità non mi sembra adatta per tale brano, bensì per il seguente “Redemption”. Qual è in questo caso la vostra risposta?

Non posso dirti di essere d'accordo. A noi sembra perfetta come intro per il pezzo per il quale è stata concepita, però ovviamente ognuno interpreta come meglio crede, ed è una questione meramente di gusti personali.

18) E l’ultima riguarda purtroppo l’ultima canzone citata. Prima di tutto, dal punto di vista della produzione, essa mi sembra abbastanza diversa dalle altre, in quanto il basso è stato messo curiosamente in secondo piano, mentre le frequenze, se non sbaglio, sono state impostate su toni più bassi rispetto a tutto l’album. Per quanto concerne invece il lato strettamente musicale, “Redemption” la considero come il brano più malato e disturbante, e magari anche piuttosto particolare, del disco, ma nonostante ciò non mi trasmette poi molto, anche perché ha un finale secondo me non molto adatto, in cui il volume viene continuamente manipolato, ricordandomi un pochino la strumentale “Within the Storm” dei Bestial Warlust. Ma non credete che l’album poteva finire con i 2 minuti di feedback e silenzio della lunghissima ed angosciante “Olocaustum”?
"Redemption" è una bonus track aggiunta su insistenza del bassista e va intesa come tale. L'album termina con "Olocaustum". Da notare che io e Winternius ci siamo scambiati gli strumenti, ovvero in "Redemption" : Ulfe al basso e Winternius alla chitarra. Anche per questo il basso resta meno in risalto (io lo suono a dita anziché a plettro, il suono resta più morbido).

19) Questa è una domanda un po’ provocatoria (ma mica tanto ormai), però perché utilizzate l’inglese, lingua forse un po’ troppo stra-abusata ed anche innaturale per gruppi non-anglofoni? Siete forse contrari alla corrente italiana del black metal che usa la propria lingua, alle volte perché spinta da idee nazionaliste?

Non siamo contrari a nulla. Ci piace come suonano i pezzi in Inglese, tutto qui.
20) A distanza di ormai un anno, siete soddisfatti del risultato raggiunto o volete cambiare qualcosa? Come stanno andando la critica ed il pubblico?

Siamo in continua evoluzione. Un gruppo che trova un clichè e lo porta avanti in eterno è finito. Per quello che riguarda la critica è sempre stata tiepida nei nostri confronti. Non che ce ne freghi più di tanto. Non suoniamo per loro. Per quello che riguarda il pubblico il discorso è diverso. C'è chi ci apprezza e ci sono quelli che ci schifano. Che dire... a chi ci apprezza un grazie. A chi ci schifa un bel vaffanculo e via, ascoltate pure "Candy Candy".

21) Chi ha scelto il nome del gruppo e quale è il suo significato?

Il nome del gruppo è nato su suggerimento di un amico, anche egli musicista (mi sembra fosse il bassista dei Sin, se la memoria non mi inganna). Come già detto altrove Sacradis è acronimo di sacro agli dei infernali, ovvero anagramma di “dissacra”!

22) Chi ha fatto il logo, molto contorto, e cosa volete che esso trasmetta?

Il logo è stato elaborato da Claudio (ex tastierista degli Hastur [gruppo black genovese ormai sciolto e nato nell'anno di grazia 1993. Nda Claustrofobia]), Kadath ed Hel (nostra tastierista in "Sacradis Infernalis" [ovvero il primissimo demo dei Sacradis. Nda Claustrofobia]). E' semplicemente un logo, a trasmettere vogliamo sia la nostra musica... però ci piace così.

23) Volete raccontarmi di un vostro concerto-tipo?

Si caricano gli strumenti, si parte, si arriva e si scarica tutto, ci si fa un culo così spesso gratis, non si riesce quasi mai a fare il sound check, riservato al grosso nome di turno e poi la gente ti dice bravi si, però avete dei suoni di merda, come se fosse colpa tua e non del service scoppiato, dopo aver suonato senza capire un beato cazzo di quello che stavi facendo aspetti che finisca la serata, smonti tutto e torni a casa più morto che vivo ripromettendoti di non farlo più. Poi immancabilmente ti manca l'atmosfera del live e lo rifai. Ah ah, però, a posteriori, è divertente (siamo forse masochisti?).
24) Spero di non darvi fastidio, ma per quale motivo 2/5 di voi se ne sono andati dal gruppo? Allora perché, nonostante tutto, nel vostro space figurate in 4? Come sta andando l’esperimento con Ülfe alla voce? Per il basso come stanno andando le ricerche o già è stato rimpiazzato?
Winternius è stato cancellato da poco. Ha registrato con noi Damnatio e quindi, non avendo ancora pubblicato un nuovo lavoro, ed essendosene andato da poco non lo abbiamo tolto subito per rispetto. Kadath è uscito da parecchio. Niente da dire, decisioni loro. Per sapere come vado alla voce puoi fare una ricerca (Sacradis live con Ulfe alla voce) (se siete interessati eccovi il link: http://www.youtube.com/watch?v=eWUpfhXEYBs . Nda Claustrofobia) o meglio aspettare il nuovo disco che èin fase di registrazione. Il bassista è in prova, anche se per il momento i Sacradis ufficiali restiamo noi tre. Il basso nel nuovo lavoro sarà suonato da Eligor.

25) Prima di militare nei Sacradis, qualcuno di voi ha suonato in qualche altro (oscuro) gruppo, magari registrando e/o pubblicando qualcosa? E come andò l’esperienza?

Prima non saprei, è passato molto tempo. Durante abbiamo avuto tutti progetti paralleli nel tempo. I Sacradis sono comunque la priorità assoluta da sempre.

26) Da quanto tempo suonate più o meno i vostri rispettivi strumenti e quanto vi esercitate al giorno? Potete dirci la vostra strumentazione?

Suoniamo da quando eravamo ragazzini più o meno tutti. Chi da dodici anni chi più. Personalmente suono da sedici anni. Il lavoro non ci da tempodi esercitarci come vorremmo. Chitarre Ibanez, finali Mesa 50/50 casse Marshall /Behringer multieffetti GX700, batteria Pearl.

27) Una domanda cojona: quale è stato l’evento più esilarante che avete vissuto come gruppo?

A ripensarci quando, da ragazzini, suonavamo in saletta di domenica ( anche per sette o otto ore) con la luce spenta ed il face painting in faccia come fossimo in concerto per “fare atmosfera”, borchiati all'impossibile. Visto adesso è sicuramente esilarante, però è un bel ricordo. Non dimenticate che suonavamo black già a dodici-tredici anni, se non è passione questa! E' anche per questi ricordi che continuiamo a “pittarci” in sede live.

28) Cos’è secondo voi il black metal (ovviamente soprattutto a livello filosofico)?

Tanti dicono sia uno stile di vita, per me è un bel genere musicale. Poi il fatto di affrontare tematiche “scomode”, sebbene sia prerogativa del genere, non lo rende così diverso da altri tipi di proposta. Semmai, come ho già fatto notare altrove, trovo che il Black sia intriso di tradizione tanto quanto il rock sia progressista. Questo fatto ha accostato spesso il genere a movimenti di “destra”. Personalmente non mi piace mescolare una cosa tanto bella come la musica con una così sporca come la politica. Ma è il nostro personale punto divista, non lo ritengo come universalmente valido. Di fatto non faccio del Black Metal un genere a parte. Mi piace pensare di poter parlare di quello che mi va. E' conseguenza della musica che suoniamo il trattare determinati argomenti per noi, e non il contrario. Tuttavia il fatto di poter dare addosso al cristianesimo è una gran bella soddisfazione.

29) Quali sono state, a vostro avviso, le ragioni (sociali, musicali e filosofiche) che hanno fatto nascere il black, e quale ritenete sia stata la prima vera testimonianza di impronta black metal, anche quando il genere doveva ancora esistere ufficialmente e perché? Forse “Witching Metal” dei Sodom datato 1982?

Ci sono state diverse ondate di Black, poco accomunabili per sonorità ed intenti. I Sodom in effetti hanno senz'altro contribuito alla prima con l'album in questione. Poi abbiamo avuto Celtic Frost e Bathory, poi il black anni novanta fino alle estremizzazioni ed alle più svariate commistioni fino ad arrivare all'avantgarde.
E' difficile accomunare tutte queste correnti che si sono sviluppate in una comune famiglia ma che hanno poi preso, anche a seconda della diversa epoca, strade molto differenti. Noi siamo cresciuti a pane ed Immortal, e si sente nel nostro sound. Gli Immortal stessi sono sicuramente venuti su con i Bathory nelle orecchie ( e si sente nel loro). Tutti dobbiamo qualcosa a qualcuno, ma abbiamo in seguito sviluppato le nostre sonorità, chi prima chi dopo, gruppi clone a parte.
30) Tra i vari aspetti a mio avviso degni di menzione di tale genere figurano l’uso dei cosiddetti “nomi di battaglia” e del face-painting. Perché sono stati usati per tutto questo tempo dai gruppi black? Forse per esternare una malvagità più o meno seria (visti gli ultimi avvenimenti non credo che si possa rivaleggiare con l’Inner Circle norvegese ma tant’è…)?

Il Painting fa parte, per noi, della tradizione (nomi compresi). Siamo nati così e così siamo rimasti per ragionata scelta, come ad intendere che non ci pieghiamo all'incedere del tempo ed alla leggerezza delle mode. Per quanto riguarda la cattiveria, se fai attenzione ai nostri testi, la condanniamo più che esaltarla. Sorpreso?

31) Per quanto riguarda il già citato Inner Circle, pensate che esso era un vero movimento satanista o forse era “soltanto” un gruppetto di satanisti acidi che usavano come pretesto satana per esprimere le proprie frustrazioni adolescenziali?

Penso fosse un movimento di protesta che poi è scappato di mano. Non dimentichiamo comunque che il cristianesimo, in quei paesi, è stato imposto con la spada. Non stupisce che qualcuno sia un po' avverso a mettersi in ginocchio contro la propria volontà.
32) Quale variante black metal maggiormente apprezzate (svedese, norvegese, finlandese e bla bla bla?)?

Se è ben suonato qualunque tipo. Poi alcuni gruppi possono piacere ed altri no. Non ne facciamo una questione di provenienza (più che altro mi riferivo al tipo di black, non alla nazione che lo esprime. Nda Claustrofobia). C'è del bel movimento in Francia comunque.

33) Perché ce l’avete così a morte con il cristianesimo e, di conseguenza, contro il vaticano? Il vostro odio si allarga a tutti gli altri sistemi religiosi? Quindi disprezzate anche la figura di Gesù? Per voi il satanismo non può essere definito esso stesso una religione e perché? Secondo voi, la distruzione delle religioni per dove dovrebbe passare (sterminio come volevano fare i norvegesi, oppure la propaganda…)?

Non credo che ci sia bisogno di dilungarmi tanto sulla questione Vaticano ed affini. Basta non essere un totale deficiente per detestarli. Non parlerei però di sistemi religiosi, anche se premetto, pur essendo in linea con il gruppo, che ognuno di noi la pensa un po' diversamente dall'altro( e ci mancherebbe, mica siamo robot) ed il seguente pensiero è la mia personale interpretazione. Il cristianesimo evangelico, per quanto lo trovi insensato, non lo disprezzo. E' un messaggio positivo per l'uomo (sì ho deciso proprio di sorprenderti). Non sopporto come si è evoluta la chiesa dalla patristica in poi. Il satanismo può benissimo essere una religione, ma non è riconosciuto come tale, almeno in Italia. La distruzione delle religioni come la appelli dovrebbe passare attraverso il buon senso del singolo. Inutile fare propagande. Ancora peggio parlare di sterminio ( non vorrei certo mettermi sullo stesso livello del nemico che disprezzo).

34) Considerando che certi satanisti l’hanno usato e lo usano ancora oggi, siete d’accordo con il suicidio o, se no, siete anche critici verso le realtà di black depressivo che magari fanno l’elogio del suicidio senza mai concretizzare le loro parole?

In linea di massima tendo ad accettare qualunque testo scritto in maniera intelligente. Ciò che tollero veramente poco è sentire parlare di depressione da chi non la conosce sul serio.

35) Spero di non essere indiscreto, ma dal punto di vista prettamente politico, da quale parte siete schierati? Vi faccio una domanda simile perché in Italia mi sembra che la scena black sia molto nazionalista (attenzione, non sono mosso da nessuna ideologia).

Neanche noi.

36) Dato che la vostra musica ha radici antichissime, che pensate delle forme metalliche più moderne, specialmente quelle estreme? Hanno aggiunto e/o perso qualcosa rispetto alle sonorità più datate?

Entrambe le cose, ovvero aggiunto e perso. Sebbene adori le sonorità old style accetto come necessaria la modernità con tutto quello che ne consegue.

37) Quale è il vostro senso dell’evoluzione? Secondo voi un gruppo deve cambiare almeno un pochetto la propria musica per rendersi ancora interessante negli anni?

A nostro avviso bisogna dire quello che si ha da dire. Punto. Poi il come farlo è secondario. E bada, parlo di musica, non solo di testi. Ovvero, se un pezzo te lo senti dentro può suonare 1980 o 2010 non vuol dire, lo devi fare come è nato. Poi lo limi e lo metti a punto come ti pare, ma lo scheletro della song è quello.

38) Cos’è cambiato per voi a livello sociale nella scena metallica rispetto ad anni or sono? C’è più rispetto e passione per la musica, o quasi tutto si riduce a “mi scarico questo cd e poi bon…”?
Non c'è quasi più una scena a dire il vero. Non parliamo poi di rispetto....

39) Come deve essere il metallaro-tipo di oggi, a vostro parere?

Mi basta che non sia un deficiente, poi va bene tutto.

40) Come siete riusciti ad accasarvi presso la giovanissima etichetta statunitense Behemoth Productions? Come sta andando il rapporto con lei?

Attraverso Masterpiece Productions. Che dire? Non posso certo sputare dove mangio, comunque per il futuro proveremo anche nuove strade per quello che riguarda la distribuzione. Per ora ben vengano Masterpiece/Behemoth.

41) Qualche gruppo della vostra etichetta da consigliare?

Il livello è piuttosto alto. Dove cadi cadi bene.

42) Come vi rapportate con il fenomeno sempre più diffuso del peer 2 peer e quindi con il formato MP3? Esso può essere considerato pericoloso anche per l’Underground e perché?
Il P2P uccide letteralmente l'underground. Capiamoci, non sono contro la pirateria ( ne la incoraggio), ma se scarichi 1000 copie ai cradle of filth li danneggi poco, se scarichi 1000 damnatio memoriae senza comprare il cd ci hai tolto tutto il guadagno e ci troviamo con i conti in rosso come al solito, dovendo fare due lavori per pagarci la passione di suonare.

43) Che ne pensate della vostra scena Metal estrema, ossia quella ligure( anche dal punto di vista extra-musicale – nel senso dei locali, del pubblico e così via)?

Ultimamente non frequentiamo molto la scena. Ci siamo chiusi in saletta a comporre. In generale non si crede nel metal. I proprietari dei locali non investono sul genere, soprattutto se nostrano, mettendosi invece a pecora se viene qualche nome( anche non tanto famoso) dall'estero. Considera che in Liguria, per quanto riguarda il black, la scena siamo noi.

44) Che ne pensate invece della scena Metal estrema italiana più in generale( idem)?

Vedi sopra, esclusa l'ultima affermazione.

45) Ascoltate altri tipi di musica oltre al Metal? Se sì, quale maggiormente preferite? Nuove leve da consigliare? Ritornando al Metal, quali gruppi preferite? C'è qualche sorpresa che volete segnalare, magari con quelle con cui avete diviso il palco?
Ascoltiamo molto metal ma non solo. I generi sono i più vari e disparati. Nuove leve valide possiamo consigliare gli ottimi Stormcrow. I gruppi che preferiamo ormai li sai. Da segnalare sul palco gli Enthroned che si sono comportati meravigliosamente quando abbiamo suonato assieme.(sotto il palco si sono ammazzati dal pogo durante la nostra esibizione!!!! Mitici!). Sabathan ci è pure venuto a trovare in sala prove tempo dopo rinnovandoci i complimenti. Al contrario i MayheM, fatta eccezione per Hellhammer che è stato gentilissimo e professionale, sono stati molto più “divi” (e poser). Comunque onore al merito anche per loro.

46) Cosa bolle attualmente in pentola per voi? Altri progetti in cantiere forse?

In cantiere c'è il nuovo disco, del quale abbiamo iniziato i lavori in questi giorni. Aspettatevi sorpresone.

47) Ragazzuoli, l’intervista è finita, sperando che io non vi abbia rotto i cosiddetti. Volete mandare un messaggio finale agli avidi lettori di “Timpani Allo Spiedo”?

Grazie a tutti, aspettatevi un altro nostro lavoro a breve! Venite a trovarci e ad arrostirvi i timpani su myspace.com/sacradis.

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